Il volume indaga i confini e le potenzialità della materia con la quale Fabio Viale instaura un dialogo a più voci.
Nelle sculture, protagoniste della mostra diffusa di Arezzo (19 giugno – 30 settembre 2022), l’artista inserisce, quasi segretamente, un grammo di oro, metallo duttile e malleabile, ma allo stesso tempo “minerale di conflitto”, elemento significante, anche nella sua accezione più drammatica.
Gli innesti, a testimonianza della vena sperimentale di Viale, contribuiscono al dialogo e allo scambio tra un’iconografia classica di bellezza e armonia, e la contingenza dello sguardo; tra la superficie di una pelle senza tempo e quella di una attualità vissuta nelle sue crudeli eccedenze – politiche, economiche, sociali, intimistiche.