scomparso nell’agosto 2018, ha accompagnato e indirizzato le attività della casa editrice in maniera unica e preziosa, con il suo fondamentale apporto che non è stato solo decisivo per Magonza, ma per la cultura tutta del nostro Paese.
Pietro Bellasi si è laureato all’Università di Ginevra e ha conseguito in Italia la libera docenza. Ha insegnato Sociologia del lavoro, Sociologia generale e Sociologia dell’arte alle Facoltà di Scienze politiche e di Lettere all’Università di Bologna e alla Sorbona di Parigi.
Promotore e collaboratore di numerose riviste scientifiche, ha ideato e diretto la collana editoriale “Indiscipline” per l’editore Cappelli di Bologna. Oltre a numerose mostre “personali”, ha promosso e curato esposizioni a carattere antropologico–estetico che hanno segnato tappe importanti di una ricerca epistemologica, che continua tutt’oggi, sulla transdisciplinarità. Tra queste ultime: Viaggio in piccoli mondi: la miniatura, il paese della quarta dimensione (Milano, 1997); I Giacometti: la valle il mondo (Milano e Mannheim, 2000); U.S.A. 1929: lavoro, successo e miseria tra gli anni ruggenti e la grande depressione (Bologna, 2005; Milano, 2009); Un diavolo per capello: arte, acconciature, società (Bologna, 2006); Enigma Helvetia: arte, riti e miti della Svizzera moderna (Lugano, 2008); Corpo, automi, robot: tra arte, scienza e tecnologia (Lugano, 2009-2010); L’infanzia nell’opera di Paul Klee (Aosta, 2011); Pelle di donna: identità e bellezza tra arte e scienza (Milano, 2012).
Membro della Direzione scientifica della Fondazione Antonio Mazzotta di Milano, ha collaborato alla mostra Segantini, ritorno a Milano, svoltasi a Palazzo Reale di Milano nel 2014, e alla più recente Giacometti e l’arcaico al MAN di Nuoro, nel 2015. Si è dedicato agli aspetti relativi agli ambienti, alla storia e alle culture di confine delle Alpi italo-svizzere, collaborando inoltre con molte istituzioni museali (ad esempio il LAC, che presenta all’apertura con un testo in catalogo). Ha studiato e approfondito con riflessioni inedite i movimenti Dada e Surrealismo e pubblicato importanti ricerche su artisti quali Duchamp e Giacometti.
Collaboratore della RSI (radiotelevisione svizzera) partecipa attivamente al dibattito culturale svizzero, fornisce spunti e riflessioni su abitudini, costumi e tradizioni tipicamente elvetiche. Membro del Comitato scientifico della rivista “Mozart” diretta da Bruno Corà, è stato Presidente (fin dalla sua nascita) della casa editrice Magonza, diretta da Alessandro Sarteanesi, scrivendo saggi e ideando progetti, curando mostre e cataloghi d’arte, tra cui Paul Klee. Mondi animati (MAN, Nuoro, 2015), Carlo Zauli, I Bianchi, Governare il caso, and Violenti Confini (Pinacoteca Comunale di Città di Castello, 2015, 2016, 2017), Francine Mury. Derive di tempo e di memorie (Pinacoteca Comunale di Gaeta, 2017), Burri Fontana Afro Capogrossi. Nuovi orizzonti nell’arte del secondo dopoguerra (Museo Civico Villa dei Cedri, Bellinzona, 2018). È stato co-direttore della collana “le lucciole” (Magonza) presso la quale è in corso di riedizione il fondamentale volume Il paesaggio mancante.